Sabato sera con cena casalinga. Autentica cucina campidanese - asseminese. Menù fantastico, con ottimi ingredienti, con protaginista principale "Sa Panada" fatta a "regola d'arte" (Stefano è asseminese puro, non mi aspettavo altro). Ma i miei complimenti allo Chef per le orecchiette con broccoli, guanciale e peperoncino: piatto del giorno. Tuttavia, la sorpresa più bella sono state le entrée: melanzane fritte con crema di pecorino (favolose); polpettine su soffritto di carote e cipolla, sfumate nel vino bianco (wow, ne avrei mangiate una cinquantina): cavolfiore stufato con olive (quello che ti prepara la mamma); "fricassea" di fegatini preparato alla perfezione (piatto difficile da cucinare perché, se preparato male, è come masticare chewing gum); trippa con ricotta salata e trippa a cottura lenta e a bassa temperatura (ne avrei mangiato quintali); carciofini freschi e le "panadine" fritte (sia vegetariane sia con carne e patate). La scelta dei vini è strepitosa: di fatto, un tour per la Sardegna. Per finire, dolci tipici Sardi con l'eleganza delle "panadine" ripiene di ricotta calda, il tutto accompagnato da un liquore, il "nasco" davvero eccellente. Il locale è accogliente, elegante (mobili, accessori e quadri di pregio), intimo e il servizio è eccellente e veloce (bravissima Laura e Stefano ottimo padrone di casa), con una Mise en place da ristorante stellato, il tutto in una zona centralissima di Cagliari, di fronte alla Chiesa del Santo Sepolcro.